Shadowhunters - Città di Vetro - Cassandra Clare
- Anna
- 11 ago 2017
- Tempo di lettura: 1 min

"Clary lo fissava. Non riusciva a pensare a niente da replicare. Jace non le aveva mai parlato così. Non aveva mai immaginato che lui potesse parlarle in quel modo. Per quanto lo avesse fatto arrabbiare, in passato, non le aveva mai parlato come se la odiasse.
Clary sapeva che avrebbe dovuto sentirsi umiliata, oltre che arrabbiata. Ma non era così. Si sentiva solo morta dentro."
"Jace sapeva di esser crudele in quel momento, ma non gliene importava granchè. Ferire le persone che amava era bello quasi come ferire se stesso, quando era di quel umore."
"Perchè è così che si fa con la propria famiglia, qanto si è in pensiero per qualcuno: lo si prende di petto, gli si sta addosso, gli si dice quanto ci ha fatto inbestialire, ed è giusto così, perchè, per quanto ci si possa arrabbiare, lui è pur sempre parte di noi."
"La gente non nasce buona o cattiva. Forse nasce con delle inclinazioni verso l'una o l'altra parte, ma è il modo in cui ciascuno vive la propria vita che conta. E le persone che incontrano."
"Pultroppo, di solito odi più profondamente proprio le persone che un tempo hai amato."
"Pensa a come ci sentiremo domattina. Pensa a quanto sarà difficile fingere che non ci importi niente l'uno dell'altra davanti a tutti, dopo che avremo passato la notte insieme, anche se sarà solo per dormire. Sarà come assaggiare una droga. Ci farà solo desiderare di averne ancora."
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